Cala interesse verso smartphone Huawei a favore di Samsung e Xiaomi dopo il divieto USA

Un noto portale di comparazione prodotti ha riferito che é calato l'interesse verso i prodotti Huawei a favore, in particolare, dei marchi concorrenti Samsung e Xiaomi.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il ban statunitense di Huawei sta causando diversi problemi al produttore di tecnologia cinese, con i consumatori di smartphone e tablet, in particolare, che iniziano a fidarsi sempre meno del marchio, soprattutto perchè non sanno come cambieranno le cose in futuro. In un suo rapporto, Reuters ha menzionato i dati di un sito web di comparazione di prodotti chiamato PriceSpy secondo cui l’interesse verso i prodotti Huawei è calato negli ultimi giorni. Questo portale di comparazione attrae in media 14 milioni di visitatori al mese e raccoglie dati da clienti in Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia e Regno Unito.

"Non sono solo i provider di rete e i giganti della tecnologia a voltare le spalle ad Huawei", ha dichiarato Vanessa Katsapa, country manager per Regno Unito e Irlanda di PriceSpy. "Negli ultimi quattro giorni, i telefoni Huawei sono cresciuti in popolarità – ricevendo quasi la metà dei clic che hanno fatto la scorsa settimana nel Regno Unito e il 26% in meno sul palco globale", ha detto Katsapa, secondo cui "resta da vedere se questo avrà un effetto a lungo termine su Huawei, ma i primi indicatori mostrano che il principale produttore potrebbe avere difficoltà a riprendersi al di fuori della Cina".

Lo scorso 15 maggio, l’Amministrazione di Trump, presidente degli Stati Uniti, ha inserito Huawei nella lista di marchi esteri a cui le aziende americane non possono vendere propri prodotti e servizi senza apposita concessione, spiegando che la decisione è stata presa per questioni di sicurezza nazionale. Pochi giorni dopo la messa in ban di Huawei, gli USA hanno stabilito di concedere una sospensione del divieto per tre mesi.

Lo stesso portale di comparazione prodotti ha riferito che, nello stesso periodo in cui meno click sono stati fatti verso i prodotti Huawei è aumentato del 13% il numero di click verso i prodotti di Samsung nel Regno Unito e verso i prodotti di Xiaomi, altra società cinese, del 19%.

La preoccupazione maggiore per i consumatori riguarda Android, poichè il ban statunitense porterà Google a non mantenere attiva la licenza data al produttore cinese per l’uso dei suoi prodotti e servizi di nei futuri dispositivi Huawei con Android, che non avranno accesso ad applicazioni popolari come Google, Chrome, Gmail, Youtube e, soprattutto, al Play Store da cui cercare e scaricare app, giochi e gli altri contenuti presenti in esso, ma anche non potranno ricevere gli aggiornamenti di sicurezza da Google. Ricordiamo che gli attuali proprietari di dispositivi Huawei potranno continuare ad usare i loro device com sempre fatto. Google ha già rimosso i prodotti Huawei dal suo portale Android.com.

Il divieto per Huawei dovrebbe quindi entrare in vigore questa estate ma forse anche no: stando a quanto dichiarato da Trump la scorsa settimana, si potrebbe risolvere nell’ambito di un commerciale tra Stati Uniti e la Cina. Nel frattempo, Huawei starebbe lavorando non solo ad un proprio store come alternativa al Play Store di Google ma anche ad un vero e proprio suo sistema operativo da usare, in alternativa ad Android, nei suoi futuri smartphone. 

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