Huawei con HarmonyOS per smartphone si prepara ad abbandonare Android

I piani della società  cinese prevedono che, nei prossimi anni, HarmonyOS sarà  ottimizzato e gradualmente adottato su una gamma più ampia di smart devices, tra cui dispositivi indossabili, sistemi per auto connesse e anche smartphone.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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I primi telefoni Huawei con HarmonyOS al posto di Android potrebbero arrivare nel 2021.

Huawei ha annunciato lo scorso anno il suo sistema operativo HarmonyOS per semplificare il rilevamento rapido dei dispositivi, la connessione istantanea, la collaborazione tra hardware e la condivisione di risorse tra più smart devices, piu’ volte dconsiderato come software destinato a prendere il posto di Android sugli smartphone futuri a marchio Huawei. E così sarà, in futuro. Il 10 settembre 2020, alla conferenza degli sviluppatori ‘Huawei Developer Conference 2020 (Together)’ a Songshan Lake, in Cina, l’azienda cinese ha annunciato la nuova versione 2.0 di HarmonyOS, destinata ad arrivare su una più ampia serie di dispositivi, tra cui smartphone.

Dispositivi dove arrivera’ HarmonyOS 2.0

HarmonyOS 2.0 arriva con importanti aggiornamenti alle capacità distribuite esistenti, tra cui software bus, data management e sicurezza. Huawei ha anche introdotto un adaptive UX framework che consente ai developers di raggiungere rapidamente un maggior numero d nuovi dispositivi e utenti.

Con il nuovo aggiornamento, HarmonyOS diventa open source così gli sviluppatori hanno la possibilità di accedere a emulatori, pacchetti SDK e strumenti IDE.

Il progetto open source, donato alla OpenAtom Foundation, viene lanciato gradualmente con una versione beta mobile di HarmonyOS pianificata per gli sviluppatori cinesi per la fine del 2020. Richard Yu ha annunciato la roadmap per HarmonyOS nel corso del keynote: dal 10 settembre disponibile per i dispositivi IoT da 128 KB a 128 MB (come smart TV, wearable, automobili e altro ancora), mentre da aprile 2021 sarà open per i dispositivi da 128 MB a 4 GB (e qui rientrano già gli smartphone) mentre a partire da ottobre 2021 sarà aperto per i device superiori a 4 GB.

Ricordiamo che Huawei ha recentemente accelerato lo sviluppo di HarmonyOS per portarlo anche sugli smartphone quanto prima, per affidarsi ad un sistema operativo mobile proprietario alternativo all’Android Open Source, la versione di Android non licenziata su cui l’azienda cinese sta facendo affidamento da quando è stata inserita nella famosa ‘lista nera’ delle aziende considerate un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Dunque, nel 2021 potrebbe essere già pronto per arrivare sui primi smartphone commerciali. E’ tuttavia presumibile che i primi smartphone Huawei basati su HarmonyOS arriveranno solo in Cina, mentre nel resto del mondo continueranno ad arrivare smartphone alimentati da Android in versione Open Source.  Con HarmonyOS, comunque, gli smartphone Huawei non avranno accesso ai servizi e alle applicazioni di Google.

In una dichiarazione precedente a Fortune Magazine, un rappresentante di Huawei ha affermato che HarmonyOS potrà essere in grado di competere con il sistema operativo iOS di Apple entro i prossimi 2 anni. 

piano di rilascio di HarmonyOS Open Source

Basata sulla tecnologia distribuita in HarmonyOS, EMUI 11, appena rilasciata, consente l’interazione anche oltre gli smartphone. Il nuovo sistema operativo, infatti, permette ai dispositivi di dialogare con i dispositivi IoT basati su HarmonyOS, offrendo agli utenti un’esperienza unica all-scenario, incluso l’utilizzo della fotocamera su un dispositivo con uno schermo più grande per le videochiamate. Il processo è alimentato dalla connessione touchless tra smartphone e home-device con HarmonyOS, rendendo così possibile la proiezione su schermo e altro ancora.

L’annuncio di HarmonyOS 2.0

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