Apple e Google insieme per una specifica universale contro il tracciamento indesiderato dei tracker bluetooth

Apple e Google, con anche il supporto di Samsung, Tile e altri produttori di dispositivi di tracciamento bluetooth, stanno lavorando su una specifica universale, compatibile con iOS e Android, che avvisi gli utenti di questi dispositivi in caso di sospetto tracciamento indesiderato.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Apple e Google hanno annunciato che stanno lavorando insieme sullo sviluppo di una nuova specifica volta a contrastare l’utilizzo improprio dei dispositivi di localizzazione bluetooth per il tracciamento indesiderato degli utenti. Al centro dell’attenzione sono quei dispositivi portatili, come Apple AirTag e Samsung SmartTag, che si possono agganciare a chiavi, zaini o altri oggetti per poterli ritrovare quando perduto rintracciandoli con il proprio smartphone. Tuttavia, questi device potrebbero essere utilizzati impropriamente per tracciare gli utenti a loro insaputa.

La specifica a cui Apple e Google stanno lavorando, permetterà ai dispositivi di localizzazione bluetooth di continuare a fare il loro lavoro di prima, sia su iOS che su Android, con in più il supporto per rilevare e avvisare gli utenti quando vengono utilizzati per una localizzazione senza autorizzazione. In questo modo, l’utente potrà essere avvisato, per esempio, se il suo AirTag agganciato allo zaino viene tracciato senza la sua autorizzazione.

Hanno espresso il loro sostegno nello sviluppo di questa specifica Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Pebblebee, tutte aziende che hanno immesso sul mercato dispositivi di localizzazione bluetooth. Apple e Google potranno quindi contare sui feedback di questi produttori per definire meglio la specifica a cui stanno lavorando. Inoltre, i due big della tecnologia hanno coinvolto nello sviluppo anche gruppi di sicurezza e di attivisti come la National Network to End Domestic Violence, a favore dell’utilizzo di questo nuovo standard per "ridurre al minimo le opportunità di abusare di questa tecnologia" come ha detto la Senior Director del Safety Net Project della NNEDV, Erica Olsen, e anche come il Center for Democracy & Technology, impegnato nello cercare modi per rendere i dispositivi di tracciamento bluetooth "più individuabili e ridurre la probabilità che vengano utilizzati per tracciare le persone", come ha detto Alexandra Reeve Givens, presidente e CEO del CDT.

Per il momento, una bozza di questa specifica è stata presentata come Internet Draft attraverso l’Internet Engineering Task Force (IETF), un’organizzazione che opera nell’ambito dello sviluppo di standard. Le aziende, i produttori, le organizzazioni e altre parti interessate possono controllare e commentare la specifica come è stata depositata nei prossimi tre mesi. Al termine di questo periodo, Apple e Google controlleranno i feedback ricevuti per definire meglio la specifica e rilasciarne poi, entro la fine di quest’anno, una prima versione di produzione per introdurre gli avvisi di tracciamento indesiderato dei dispositivi di tracciamento bluetooth nelle future versioni dei sistemi operativi iOS e Android.

Per entrare nello specifico di come funzionano i dispositivi di tracciamento menzionati nell’articolo, vi rimandiamo agli articoli dedicati a Apple AirTag e a Samsung SmartTag.  

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