Twitter toglie la Spunta Blu agli account verificati secondo i precedenti criteri di verifica non abbonati a Twitter Blue

Per poter richiedere la verifica del proprio account Twitter e ricevere la 'spunta blu' al fianco del proprio nome adesso è un requisito l'abbonamento a Twitter Blue.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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E’ un chiaro segnale che Elon Musk sta cercando in tutti i modi di fare soldi con il ‘suo’ Twitter. Bisogna vedere se i proprietari di account verificati secondo i criteri di verifica precedenti non ancora abbonati a Twitter Blue decideranno di abbonarsi a Twitter Blue per riaverla: questo "ricatto" potrebbe portare all’effetto contrario, con molte persone che potrebbero decidere di utilizzare di meno Twitter. Anche perchè l’abbonamento a Twitter Blue non costa poco: in Italia gli utenti devono sborsare 9,76 euro al mese oppure 102,48 euro all’anno. Da tenere conto poi c’è il fatto che l’abbonamento a Twitter Blue non assicura al 100% di ricevere la spunta blu: dopo aver attivato l’abbonamento, l’account deve superare il processo di verifica per garantire che soddisfi tutti i requisiti necessari per ottenere la spunta blu, tra cui l’associazione del proprio numero di telefono. Inoltre, dopo che un account è stato verificato e ha ricevuto la spunta ‘blu’, nel caso di modifiche ad informazioni importanti del profilo è prevista la sospensione del tag fino a nuova verifica.

In Italia ci sono diversi personaggi famosi che avevano un account su Twitter verificato secondo i criteri di verifica precedenti e che non hanno un abbonamento a Twitter Blue che da ieri non hanno più la spunta blu al fianco del nome del proprio account Twitter. Tra questi c’è Rosario Fiorello, che ha ironicamente deciso di ‘riempire’ il vuoto della spunta blu aggiungendo l’emoji del ‘dito medio alzato’ al fianco del nome del suo profilo Twitter.

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Oltre al vantaggio di poter fare richiesta della spunta blu, l’abbonamento a Twitter Blue include altri vantaggi, tra cui: modifica dei propri tweet già pubblicati (fino a 5 volte ed entro 30 minuti), maggiore importanza dei propri tweet nelle risposte, nelle menzioni e nelle ricerche (così da apparire più in alto), condivisione di video di durata più lunga e in alta definizione (fino in 1080p), meno pubblicità nei feed personalizzati ‘Per te’ e ‘Seguiti’, accesso in anteprima a nuove funzioni della piattaforma, limite massimo di 10.000 caratteri per tweet, possibilità di formattare in grassetto e corsivo parole nei propri tweet, supporto per NFT come immagine del profilo.

Non esiste solo la spunta blu su Twitter. Per quanto riguarda le aziende su Twitter, hanno la possibilità di fare richiesta della spunta di colore ‘oro’ attraverso il form da compilare accessibile all’indirizzo twitter.com/i/it/verifiedorganizations/apply. Gli account istituzionali oppure gli account appartenenti ad una organizzazione multilaterale, invece, possono richiedere la spunta di colore grigio. Per tutte le informazioni sugli account verificati di Twitter è possibile visitare la pagina dell’assistenza ufficiale all’indirizzo help.twitter.com/it/managing-your-account/about-twitter-verified-accounts

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"Domani, 20/4, rimuoveremo i segni di spunta verificati in precedenza. Per rimanere verificati su Twitter, le persone possono iscriversi a Twitter Blue" è quanto condiviso dall’account ufficiale ‘Twitter Verified’ (@verified) su Twitter lo scorso 19 aprile 2023. E la promessa è stata mantenuta: il 20 aprile 2023 sono state rimosse le ‘spunte blu’ dagli account verificati secondo i criteri di verifica (essere attivo, notevole e autentico) in vigore prima che la piattaforma venisse acquistata da Elon Musk e non abbonati a Twitter Blue. Adesso, tra i requisiti per ottenere la spunta blu su Twitter c’è l’iscrizione a Twitter Blue, un servizio a pagamento. I criteri di verifica precedenti, invece, permettevano di ottenere la spunta blu gratuitamente. Questo è sostanzialmente il motivo per cui numerosi account Twitter – di aziende, personaggi famosi, siti web popolari e tantissimi altri – da un giorno all’altro si sono ritrovati con il profilo non più verificato. Questi account avevano il profilo verificato secondo i criteri di verifica precedenti e, non avendo un abbonamento a Twitter Blue, adesso non hanno più la ‘spunta blu’ come prima. 

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