Meno di un mese dopo il lancio ufficiale del visore Apple Vision Pro facciamo un piccolo riassunto del prodotto. Perché ci sono persone che desiderano definirlo già un flop mentre altre come il futuro che è già tra noi. Una risposta definitiva non si può avere oggi, bisogna pazientare.

Poche settimane fa, Apple ha fatto il suo ingresso nel business della realtà mista lanciando Apple Vision Pro. Si tratta del ‘computer spaziale‘ che l’azienda di Cupertino ha annunciato quasi un anno fa, nel corso della sua conferenza per sviluppatori WWDC23, che combina i contenuti digitali con il mondo fisico reale per “trasformare il modo in cui le persone lavorano, collaborano, si connettono, rivivono ricordi e si divertono”, come definito dalla stessa azienda. Un prodotto che ha acceso l’immaginazione delle persone dopo aver visto i primi video dimostrativi di ciò che con esso è possibile fare. Tantissime cose, il tutto semplicemente usando la propria voce oppure con il movimento degli occhi e delle mani. Oggi è presto per dire se Apple Vision Pro si potrà considerare come un flop o il futuro delle comunicazioni, del lavoro e dell’intrattenimento.

Apple Vision Pro, flop o il futuro?

Sulla carta Apple Vision Pro è molto promettente, quindi si può pensare che avrà un radioso futuro. Nella realtà dei fatti, il successo o meno del visore dipenderà dall’interesse che dimostreranno i consumatori sul prodotto. Come un cane che si morde la cosa, questo dipenderà molto dall’interesse che gli sviluppatori avranno nei confronti del visore, perché spetta a loro il compito di creare le esperienze sul visore accessibili ai consumatori.

Al lancio di Apple Vision Pro, l’azienda di Cupertino ha dichiarato la disponibilità di oltre 600 nuove applicazioni sviluppate per VisionOS. Si tratta del sistema operativo eseguito dal visore. Applicazioni sviluppate appositamente per offrire esperienze immersive legate alla produttività, all’intrattenimento, allo sport e al gaming. Persino TikTok ha messo a punto una sua app proprio per VisionOS. Al di là di queste app create per VisionOS, il sistema operativo è in grado di eseguire le applicazioni esistenti per iOS e iPadOS senza che gli sviluppatori debbano scrivere una sola riga di codice in più. Ma si tratta solo di una esecuzione base delle app, dunque non sono ottimizzate per offrire una vera e propria esperienza immersiva. C’è anche la possibilità che gli sviluppatori possano bloccare l’esecuzione su VisionOS delle loro app esistenti per iPhone e iPad, come è stato il caso di Spotify, Netflix e YouTube.

Ci sono altre due considerazioni da fare riguardo al futuro o flop di Apple Vision Pro. Al momento la disponibilità del visore è limitata. Infatti, è disponibile solo negli Stati Uniti. Inoltre, il costo non è per nulla accessibile: Apple Vision Pro costa 3.499 dollari. Non è quindi un prodotto per tutte le tasche ma le vendite non pare siano andate male. Le aspettative sul prodotto sono comunque elevate: anche grazie a Apple Vision Pro, gli analisti prevedono che il mercato della realtà estesa (XR) vedrà un aumento a doppia cifra in termini di dispositivi venduti. In una recente dichiarazione riguardo al visore di Apple, Mark Zuckerberg ha riferito che considera il ‘suo’ Meta Quest 3 migliore e che il futuro del business dei visori per la realtà mista “non è ancora scritto’.