Apple investe 1 miliardo di dollari per produrre negli USA: Tim Cook cede a Trump?

Il CEO di Apple Tim Cook ha annunciato l'investimento per 1 miliardo di dollari per riportare la produzione manifatturiera negli Stati Uniti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il CEO di Apple Tim Cook ha annunciato che il produttore di iPhone investirà 1 miliardo di dollari per riportare la produzione manifatturiera negli Stati Uniti. L’annuncio di Cook è arrivato nel corso di una intervista con Jim Cramer di CNBC, sottolineando che la leadership esecutiva di Apple è intenzionata a dirigere qualsiasi potenziale conflitto tra l’azienda e il presidente Trump, che ha promesso di riportare la produzione delle imprese americane più a livello nazionale.

Apple sta dunque valutando la possibilità di portare negli USA parte delle attività manifatturiere legate alla sua filiera produttiva, che al momento viene gestita in paesi asiatici e in particolare la Cina.

Nello scorso mese di novembre, il neo-eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto di aver telefonato al CEO di Apple Tim Cook per ‘costringerlo’ a far costruire alla società di Cupertino i suoi prodotti dentro i confini USA. Trump, nel corso di una intervista con il New York Times, ha detto di aver detto questo al CEO di Apple: "Tim, sai una delle cose che saranno un vero successo per me è quando riusciro’ a far costruire a Apple un grande impianto negli Stati Uniti, o più grandi impianti negli Stati Uniti, invece di andare a Cina o in Vietnam, e in altri luoghi, cosi’ da poter fare il vostro prodotto proprio qui".

Convincere Apple a spostare la sua produzione negli Stati Uniti non sembra essere stata quindi una impresa difficile per Trump, considerato che ora è cio’ su cui la società vuole puntare. Nel 2011, gia’ Steve Jobs aveva detto al presidente Obama che la produzione negli USA non era possibile. Perchè? Semplicemente la manodopera costa meno in Cina, ma li’ la società ha anche molti fornitori di componenti, e quindi è piu’ facile logisticamente completare l’assemblaggio dei prodotti nello stesso luogo. Avere negli costruzione dei componenti e assemblaggio non sarebbe economicamente vantaggioso.

Alla fine dello scorso anno, come segnalato da Nikkei Report, Apple aveva iniziato a chiedere  ai suoi fornitori Foxconn e Pegatron se fosse fattibile spostare la produzione di iPhone negli Stati Uniti. Questo alla luce della elezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti, il quale mentre era ancora in campagna elettorale aveva espresso la volontà di costringere Apple a costruire "computer e le sue cose" negli Stati Uniti.

La produzione dei prodotti Apple viene gestita dalla Foxconn, i cui dirigenti hanno risposto a Apple dicendo di essere "disposti" ad esaminare la possibilità di spostare la produzione negli Stati Uniti, mentre l’altro fornitore Pegatron ha espresso il rifiuto di prendere in considerazione la questione, prima di tutto perchè si avrebbe un inevitabile aumento dei costi di produzione che potrebbe anche raddoppiare, e quindi ai consumatori finali i prodotti costerebbero molto di piu’.

"Apple ha chiesto sia a Foxconn che Pegatron, i due assemblatori di iPhone, nel mese di giugno di esaminare l’ipotesi di spostare la produzione di iPhone negli Stati Uniti", ha detto una fonte di Nikkei. "Foxconn ha accettato, mentre Pegatron ha rifiutato di formulare un piano del genere a causa di problemi di costi."

Apple ha detto che si sta solo informando se spostare la produzione negli Stati Uniti è cosa fattibile, ma il fatto che la società aveva anche solo preso l’ipotesi che questo possa accadere aveva fatto capire quanto Trump ha il potere di influire sulle decisioni di aziende importanti come Apple. Ed ora, Tim Cook ha affermato a CNBC che Apple ha costituito un fondo da 1 miliardo di dollari da destinare al progetto di portare negli USA parte delle attività manifatturiere della sua filiera produttiva.

Foxconn, con sede nel distretto industriale di Tucheng in Taiwan, nella periferia di Taipei, assembla oltre 200 milioni di iPhone ogni anno. Apple è il piu’ grande cliente della Foxconn rappresentando oltre il 50% delle sue vendite.

Riguardo al fatto che fare iPhone negli Stati Uniti puo’ arrivare a costare piu’ del doppio rispetto che a Taiwan, per accontentare Trump, la Apple se si troverà a spostare parte della catena di produzione dei suoi prodotti negli USA potrebbe alzare i prezzi di vendita di iPhone, iPad e tutti gli altri suoi dispositivi, che gia’ ora costano anche troppo.

Tim Cook scrive ai dipendenti Apple dopo elezione di Donald Trump

http://www.pianetacellulare.it/Articoli/Apple/43328_Tim-Cook-scrive-ai-dipendenti-Apple-dopo-la-elezione-di-Dona.php

Mentre si discute oggi circa il futuro degli USA con Trump Presidente, Tim Cook in una lettera spedita ai suoi dipendenti poche ore dopo l’elezione del nuovo Presidente ha scritto che "si può essere certi che la strategia di Apple non è cambiata" e dunque non resta che attendere per scoprire se cosi’ sarà veramente.

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