Google rilascia Android 13 in AOSP, presto sui telefoni Pixel e poi in quelli di altri brand

La prima build finale di Android 13 é arrivata. Si concentra su pochi ma importanti aggiornamenti che riguardano una ui ancora più personalizzabile e prestazioni, privacy e sicurezza migliori.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Google ha rilasciato il 15 agosto 2022 la prima versione stabile AOSP (Android Open Source Project) di Android 13, la più recente iterazione del suo sistema operativo per dispositivi mobile. Dopo l’annuncio lo scorso febbraio e il rilascio delle preview per gli sviluppatori e delle build beta per dispositivi selezionati, Android 13 è ora ufficiale. Come da tradizione per tutte le major release di Android, arriva prima sui telefoni Pixel di Google tramite aggiornamento gratuito, poi sui dispositivi idonei Samsung Galaxy, Asus, HMD (telefoni Nokia), iQOO, Motorola, OnePlus, Oppo, Realme, Sharp, Sony, Tecno, vivo e Xiaomi in base ai piani di aggiornamenti dei singoli produttori per i singoli modelli idonei.

"Oggi stiamo rilasciando la versione sorgente Android 13 nell’Android Open Source Project (AOSP) e rilasciando ufficialmente la versione più recente di Android" ha dichiarato Seang Chau, VP of Engineering, nell’Android Developers Blog. "Per gli sviluppatori, Android 13 si concentra sul migliorare la privacy e sicurezza, nonché sulla produttività degli sviluppatori, semplificando la creazione di esperienze straordinarie per gli utenti. Abbiamo anche continuato a rendere Android un sistema operativo ancora migliore per tablet e schermi di grandi dimensioni, offrendoti strumenti migliori per sfruttare gli oltre 270 milioni di questi dispositivi utilizzati in tutto il mondo." 

Android 13 si concentra maggiormente sulla privacy e sulla sicurezza, fornendo al contempo nuove API per aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni migliori e che si adattano ai nuovi formati dei device, come i pieghevoli. Offre una serie di aggiornamenti, tra cui funzioni per la privacy, un nuovo strumento di selezione delle foto, API per le icone delle app a tema, il posizionamento dei tile per le impostazioni rapide e il supporto per la lingua delle app, oltre al supporto di standard moderni come l’audio Bluetooth LE, il MIDI 2.0 su USB e HDR. Sono anche presenti gli aggiornamenti introdotti con Android 12L per offrire specificatamente strumenti migliori per sfruttare i tablet e i dispositivi con schermo grande.

La Beta 1 di Android 13 ha aggiunto nuove autorizzazioni per un accesso più granulare ai file multimediali, API di routing audio migliorate e altro ancora. La Beta 2 di Android 13,  rilasciata lo scorso maggio in occasione della conferenza per sviluppatori Google I/O 2022, ha introdotto nuovi strumenti di sicurezza e gli aggiornamenti di Android 12L. La Beta 3 ha introdotto dei miglioramenti che hanno portato a rendere stabile la piattaforma. La Beta 4 ha aggiunto delle ulteriori correzioni e ottimizzazioni, offrendo agli sviluppatori tutto ciò di cui avevano bisogno per completare i test delle loro applicazioni per essere pronte per l’esecuzione sui Android 13.

Le principali novità  di Android 13

Tra le principali novità di Android 13, questa versione estende la disponibilità del colore dinamico Material You – introdotto da Android 12 – oltre le app di Google a tutte le icone delle app, consentendo di attivare icone che ereditano la tinta dello sfondo e altre preferenze del tema. 

Android 13 semplifica il supporto multilingue, permettendo di utilizzare le app ciascuna in una lingua diversa dalla lingua di sistema: in Impostazioni si trova la nuova sezione ‘Lingua app’ dove sono elencate le app installate sul dispositivo che supportano la possibilità di essere eseguite in una lingua diversa da quella di sistema.

Android 13 include anche miglioramenti del testo e della lingua, con ottimizzazioni delle prestazioni della sillabazione fino al 200%, permettendo alle app di offrire un’esperienza visiva dei testi migliore senza quasi alcun impatto sulle prestazioni di rendering, e miglioramenti delle altezze delle linee per gli script non latini (come tamil, birmano, telugu e tibetano) utilizzando un’altezza della linea adatta per ciascuna lingua, impedendo così il ritaglio dei caratteri. Android 13 aggiunge anche il supporto per lo standard COLR version 1 (COLRv1) per il rendering di font ed emoji di sistema.

Proseguendo l’impegno di Google di rilasciare aggiornamenti di sistema tramite Google Play (Project Mainline) per offrire alle app un ambiente più coerente e sicuro su tutti i dispositivi e per offrire nuove funzionalità agli utenti, Android 13 introduce la possibilità per Google di inviare nuove funzionalità direttamente agli utenti su versioni precedenti di Android tramite aggiornamenti ai moduli esistenti tramite Google Play.

Android 13 viene fornito con un lettore multimediale aggiornato il cui aspetto nella barra delle notifiche e nella schermata di blocco si personalizza in base all’artwork dell’album che si sta ascoltando. Android 13 introduce anche il supporto per l’Audio Bluetooth Low Energy (Bluetooth LE Audio), l’audio wireless di nuova generazione creato per sostituire il tradizionale bluetooth e abilitare nuovi casi d’uso e topologie di connessione basate su una latenza inferiore rispetto all’audio tradizionale: questa tecnologia è progettata per migliorare le prestazioni dell’audio trasmesso wireless tramite bluetooth, aggiungendo il supporto per gli apparecchi acustici e il supporto per il codec LC3, e introduce il Bluetooth Audio Sharing, un nuovo caso d’uso che consente di trasmettere l’audio verso altri dispositivi in sink. Android 13 aggiunge anche il supporto per il nuovo standard MIDI 2.0, inclusa la possibilità di collegare hardware MIDI 2.0 tramite USB.

Il mercato dei dispositivi a grande schermo come tablet, pieghevoli e Chromebook è in crescita, quindi Android 13 si focalizza anche sul migliorare l’esperienza utente su questi device. All’inizio di quest’anno, Google ha presentato "Android 12L" come un aggiornamento di Android 12 con funzionalità pensate per rendere tablet e pieghevoli più semplici e facili da usare. Android 13 include le novità di 12L, aggiungendo migliori capacità di multitasking per tablet, pieghevoli e Chromebook. Per esempio, la aggiornata barra delle applicazioni consente di passare dalla visualizzazione a schermata singola ad uno schermo diviso per fare due o più cose contemporaneamente: quando un’app è già aperta a schermo intero, è sufficiente toccare e trascinare l’icona di un’altra app dalla libreria delle app sullo schermo per dividerlo in due finestre. Per i dispositivi con supporto per l’input da penna, Android 13 migliora l’esperienza di scrittura e disegno con una penna stilo: mentre si scrive o si disegna con la penna, non c’è più bisogno di preoccuparsi di appoggiare la mano sullo schermo temendo eventuali azioni indesiderate, poichè il sistema va a prendere in considerazione solo l’input da penna e non quello da touch.

Android 13

Android 13 – ottimizzazioni per tablet

In tema di privacy, Android 13 introduce autorizzazioni più granulari per l’accesso ai file multimediali. In precedenza, quando un’app voleva leggere i file multimediali condivisi nella memoria locale, doveva richiedere l’autorizzazione che dava accesso a tutti i tipi di file multimediali; Android 13 introduce un nuovo set di autorizzazioni che permette all’app di chiedere l’accesso solo a immagini e foto, a solo video, a solo audio. Inoltre, da Android 13 le app devono prima avere l’autorizzazione dell’utente per inviare notifiche. Inoltre, dal momento che alcune app potrebbero ad un certo punto non richiedere più determinate autorizzazioni precedentemente concesse dall’utente per abilitare una funzione specifica o mantenere un’autorizzazione sensibile da una versione precedente di Android, Android 13 introduce una nuova API per consentire ad un’app di proteggere la privacy degli utenti eseguendo il downgrade delle autorizzazioni di runtime concesse in precedenza.

E’ possibile scoprire ed approfondire Android 13 sul sito web ufficiale raggiungibile all’indirizzo www.android.com/android-13/ 

Nota: il supporto delle nuove funzionalità disponibili con Android 13 può variare da dispositivo a dispositivo: prima di tutto serve che gli sviluppatori ne abbiano introdotto il supporto nelle loro app, poi che il produttore del dispositivo non blocchi o limiti una o più funzionalità attraverso le impostazioni della propria interfaccia utente, se disponibile.


image credit: Google

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