Apple assume ex capo della Intelligenza Artificiale di Google per migliorare Siri

Giannandrea in Apple prende il ruolo di capo della divisione 'machine learning e strategy AI' con referente diretto il CEO Tim Cook: l'obiettivo è rendere Siri piu' intelligente.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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John Giannandrea, ex capo dell’Intelligenza artificiale di Google, è stato assunto da Apple. E’ quanto riportato dal The New York Times, secondo cui Giannandrea per la società di Cupertino si occuperà della gestione della strategia per i sistemi di apprendimento automatico e intelligenza artificiale, settori che Giannandrea conosce bene. Giannandrea avrà come referente diretto il CEO di Apple Tim Cook come capo della divisione "machine learning e strategy AI" della scoietà, secondo il Times.

L’assunzione di Giannandrea da parte di Apple fa presumere che la società stia investendo per lo sviluppo di software e servizi con capacità di apprendimento automatico e AI da offrire ai propri clienti, in primis probabilmente per migliorare le capacità del suo assistente vocale Siri. Infatti, anche essendo stato tra i primi assistenti digitali ad aver debuttato sul mercato Siri è quello oggi forse meno avanzato – pare che sia inferiore all’Assistente Google e ad Alexa di Amazon in termini di intelligenza.

Siri funziona ‘bene’ sui dispositivi iOS quali iPhone e iPad nei quali è nato e cresciuto ma da un anno a questa parte l’assistente virtuale è diventato importante in un’altra categoria di prodotti: gli altoparlanti intelligenti a comando vocale. Apple ha da poco reso disponibile sul mercato il suo smart speaker chiamato HomePod con integrato Siri ma c’è molto lavoro su cui la società deve lavorare per offrire un’esperienza superiore alla concorrenza, e Giannandrea risulta che sia stato assunto proprio per contribuire a raggiungere questo obiettivo.

Nonostante sia probabilmente legato a qualche clausola contrattuale che ha firmato quando ha lasciato Google per non rivelare segreti dei prodotti e servizi che ha contribuito a creare per BigG, è probabile che Giannandrea porterà in Apple le sue conoscenze su come sfruttare l’intelligenza artificiale per creare nuove, e soprattutto utili, esperienze di interazione tra Siri e gli utenti finali. 

Oltre alle citate Google e Amazon ci sono anche Facebook e Microsoft cattive nel ramo dell’Intelligenza Artificiale, ciascuna con un proprio assistente virtuale, rispettivamente Cortana e Facebook M (al momento confinato in Facebook Messenger). Microsoft ha già il suo altoparlante intelligente, l’Invoke realizzato con Harman Kardon, mentre Facebook dovrebbe lanciare il suo primo smart speaker ad un certo punto del 2018, quando si saranno calmate le polemiche circa il come gestisce la privacy dei propri utenti.

E’ proprio la privacy che frena probabilmente l’espansione degli altoparlanti intelligenti e degli assistenti digitali: avere un altoparlante in casa ‘sempre in ascolto’ per cogliere i comando vocali delle persone significa avere un microfono dentro le mura di casa che ascolta le conversazioni – sono private sì, ma non si sa mai cosa puo’ accadere un domani. Nel caso degli speaker Google Home, per fortuna, è presente un pulsante che consente di disattivare il microfono, cosi’ lo speaker è in ascolto solo quando si vuole.

Google ha sostituito Giannandrea, entrato a far parte di Google nel 2010, con Jeff Dean, un programmatore molto conosciuto tra chi segue il settore, il quale ha co-fondato Google Brain, la divisione della società di Mountain View che si occupa di ricerca e sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

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