HarmonyOS di Huawei non destinato agli smartphone, inizialmente

I 'piani alti' di Huawei concordano sul fatto che HarmonyOS non é un sistema operativo che la societa' ha iniziato a sviluppare pensando di sostituirlo ad Android nei suoi futuri smartphone.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Il sistema operativo HarmonyOS (Hongmeng OS) di Huawei, piu’ volte dconsiderato come ‘in sviluppo’ per prendere il posto di Android sugli smartphone futuri a marchio Huawei, in realtà ha un’altra destinazione d’uso: oggetti connessi che non sono telefoni. Almeno all’inizio, tra qualche anno si vedrà, i piani possono sempre cambiare.

Nell’annunciare HarmonyOS, Huawei ha detto che HarmonyOS 1.0 sarà adottato per la prima volta in schermi intelligenti, che dovrebbero essere lanciati entro la fine dell’anno. Nel corso dei prossimi tre anni, HarmonyOS sarà ottimizzato e gradualmente adottato su una gamma più ampia di dispositivi intelligenti, inclusi dispositivi indossabili, HUAWEI Vision e sistemi per auto connesse. Non ha menzionato all’uso su smartphone.

Non ci sorprende questo. Nello scorso mese di luglio, l’agenzia di stampa cinese Xinhua (via The Verge) ha riportato che Catherine Chen, membro del consiglio di amministrazione e vicepresidente dell’azienda, ospite di una tavola rotonda con diversi rappresentanti di media a Bruxelles, in Belgio, ha detto che internamente alla società non c’è mai stata l’intenzione di sviluppare questo sistema operativo per sostituire Android sui telefoni, la destinazione d’uso è solo in ambito aziendale e dell’IoT (dispositivi connessi). Chen ha confermato la volontà dell’azienda di continuare ad utilizzare Android per i suoi futuri smartphone.

Tuttavia, non si puo’ fare a meno di ricordare che per settimane – nel periodo in cui Huawei si è trovata a fare i conti con la possibilità di non poter piu’ usare Android in licenza nel caso di conferma del ban del marchio negli Stati Uniti – si è parlato che Hongmeng OS (che ricordiamo essere il nome in codice di HarmonyOS) sarebbe potuto diventare una alternativa ad Android nei futuri smartphone di Huawei. I piani annunciati sarebbero potuti essere gli stessi nel caso di conferma del ban? Non si sa. Tuttavia, sulla stessa linea d’onda di Chen era stato anche Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager di Huawei Consumer Business Group, secondo cui il sistema operativo HongMeng OS è in sviluppo dal lontano 2009, quindi non si tratta di un progetto avviato di recente per avere un ‘piano B’.

In una recente dichiarazione Liang Hua, presidente di Huawei, ha dichiarato a TechNode che Huawei non ha deciso se il sistema operativo Hongmeng possa essere sviluppato come sistema operativo per smartphone in futuro, anche lui affermando che Hongmeng OS è stato progettato, al momento, come soluzione per i dispositivi IoT. Rispetto alle parole condivise da Chen, tuttavia, quelle di Hua lasciano aperta la possibilità che Hongmeng OS potrà un giorno essere utilizzato anche sugli smartphone.

Lo scorso giugno, quando era stato annunciato il ban, Reuters aveva riportato che "un dirigente della cinese Huawei, al quale è stato vietato di collaborare con aziende tecnologiche statunitensi, ha detto oggi che il gigante delle telecomunicazioni sta potenzialmente lanciando il suo sistema operativo Hongmeng OS per sostituire il sistema operativo Android".

Per il momento si sa che Huawei continuerà ad utilizzare Android nei suoi futuri smartphone, almeno fino a quando i prodotti della società cinese diventeranno "un rischio per la sicurezza nazionale" statunitense, perchè a quel punto le aziende americane non potranno piu’ vendere i loro prodotti e servizi ad Huawei (quindi Google non potrà vendere la licenza del suo Android ad Huawei).Il piano attuale di Huawei, condiviso pubblicamente quando ha annunciato HarmonyOS, non prevede l’uso di questo sistema operativo su smartphone nei prossimi tre anni. Cosa avverrà in futuro non si sa, ma in caso di ban Huawei in realtà potrebbe comunque continuare ad usare Android ma senza licenza: questo scenario significa l’impossibilità di eseguire le applicazioni e i servizi di Google sui dispositivi e di tenerli aggiornati con le patch di sicurezza di Google.

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