Xiaomi nella lista di NACP degli sponsor internazionali della guerra tra Russia e Ucraina. Xiaomi risponde difendendo il proprio operato

L'Agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione, considerando che Xiaomi pare non abbia ufficialmente annunciato di voler abbandonare la Russia e che, anzi, voglia riprendere a commercializzare i suoi prodotti nel paese mentre nel corso dell'ultimo anno ha continuato a pagare le tasse nel Paese, ha incluso la società cinese nell'elenco degli 'sponsor internazionali della guerra' in corso tra Russia e Ucraina.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

La NACP, l’Agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione, ha incluso la società cinese Xiaomi nell’elenco degli "sponsor internazionali della guerra" in corso tra Russia e Ucraina. Il motivo dell’inclusione in questo elenco è "che l’azienda non solo ha continuato il suo lavoro nella Federazione Russa dopo l’invasione su vasta scala, ma è ancora leader nelle vendite di smartphone nello stato terrorista" si legge nel tweet condiviso dal profilo verificato NACP Ukraine (@NAZK_gov) su Twitter.

Un anno fa circa, subito dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina alla fine del febbraio del 2022, diverse aziende tech hanno preso posizione decidendo di limitare la propria presenza in Russia o di lasciare del tutto il mercato russo. Possiamo ricordare le posizioni prese da AppleGoogleNetflix, Spotify, Meta e TikTokAmazon, Epic Games e Playstation

Da quanto appreso sia dalle frasi condivise su Twitter dalla NACP che nella dichiarazione integrale dell’Agenzia reperibile sul suo sito ufficiale (sanctions.nazk.gov.ua/en/boycott/25/), anche se Xiaomi dalla primavera del 2022 non ha più commercializzato in Russia l’azienda non abbia ufficialmente annunciato la sua partenza da questo Paese. Tra i motivi che hanno portato all’inclusione di Xiaomi nell’elenco degli sponsor internazionali della guerra dell’Agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione c’è il fatto che "mentre i russi bombardavano le pacifiche città ucraine, Xiaomi è riuscita ad aumentare le consegne verso la Federazione Russa del 39% nel terzo trimestre del 2022 rispetto al precedente".

Secondo un rapporto finanziario citato dalla NACP nella sua dichiarazione, nel 2021 Xiaomi LLC con sede in Russia ha guadagnato 202 milioni di dollari statunitensi, pari al 106,4% in più rispetto all’anno precedente. Di conseguenza, "Xiaomi ha realizzato profitti per 12 milioni di dollari statunitensi, il 56,7% in più rispetto al 2020" spiega l’Agenzia, aggiungendo che "la società ha anche pagato all’aggressore 2,5 milioni di dollari statunitensi in tasse. Xiaomi continua così a sponsorizzare l’aggressione russa contro l’Ucraina".

In ultima constatazione dell’Agenzia, risulta che Xiaomi sta attivamente assumendo personale per i suoi uffici in Russia e ha anche annunciato l’inizio ufficiale delle vendite dei suoi smartphone di punta in Russia, eventi che suggeriscono "che la società intende riprendere la sua presenza a tutti gli effetti in Russia", secondo la NACP.

Nel fare un breve riassunto della presenza di Xiaomi in Russia, la NACP ha ricordato nella sua dichiarazione che tra il 2017 e il 2018 l’azienda cinese ha creato una rete di rivenditori Mi Store autorizzati ufficiali in tutta la Russia, riuscendo qui a diventare nel marzo 2018 il principale venditore online. Nell’ottobre 2021, l’amministratore delegato di Xiaomi, Lei Jun, ha annunciato che Xiaomi intende lanciare nel 2024 una produzione in serie di auto elettriche. Per sviluppare questo business, nel settembre 2021 la società ha costituito Xiaomi EV. Nel terzo trimestre del 2022, Xiaomi ha aumentato le forniture alla Russia del 39% rispetto al trimestre precedente. Nel corso del 2022, Xiaomi ha raddoppiato la sua quota di mercato in Russia. Nel luglio 2022, Xiaomi e il suo sottomarchio POCO detenevano il 42% del mercato degli smartphone in Russia.

Xiaomi non ha tardato nel rispondere alla NACP, condividendo una dichiarazione ufficiale tramite i suoi profili social ufficiali:

"Xiaomi è un’azienda di elettronica di consumo che offre prodotti esclusivamente per uso civile e commerciale. Crediamo che ogni consumatore nel mondo abbia il diritto di accedere agli strumenti di comunicazione e alle informazioni su Internet. Abbiamo aziende di consumo in più di 100 paesi e regioni e rispettiamo tutte le leggi e i regolamenti in ogni giurisdizione in cui operiamo. Siamo fermamente contrari all’accusa dell’Agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione (NACP) di essere ‘sponsor internazionale della guerra’. Non sosteniamo alcuna azione di guerra. Abbracciamo pienamente la pace nel mondo. La nostra missione è consentire a tutti nel mondo di godere di una vita migliore attraverso tecnologie innovative." 

La discussione su Twitter di @NAZK_gov del 13.04.2023

La risposta alla NACP di Xiaomi su Twitter il 14.04.2023

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