Twitter, l’ Hashtag compie 11 anni

L'hashtag e' nato su Twitter 11 anni fa oggi ed e' diventato uno dei simboli piu' riconoscibili e ampiamente usati del nostro tempo.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Compie 11 anni l’hashtag, il simbolo del cancelletto utilizzato su alcuni servizi web e social network come aggregatore tematico, la cui funzione è quella di rendere più facile per gli utenti trovare messaggi su un tema o contenuto specifico.

La parola ‘hashtag’ deriva dall’inglese hash (cancelletto) e tag (etichetta) e il suo primo utilizzo sul web per lo scopo di aggregare altri messaggi legati da un tema comune risale al 23 agosto 2007 nel tweet scritto da Chris Messina un avvocato di San Francisco, il quale scrisse: "how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]? /// Che ne dite di usare # per i gruppi?".

E’ stato tuttavia Nate Ritter ad utilizzare l’hashtag in un profilo popolare, appunto il suo, scritto nell’ottobre del 2007: con #sandiegofire ha raccolto i messaggi rigurdanti gli incendi che stavano colpendo la contea di San Diego. A livello internazionale invece, l’hashtag ha iniziato a diffondersi con la condivisione delle proteste legate alle Elezioni presidenziali in Iran del 2009.

Twitter, che ha festeggiato i suoi primi 10 anni il 21 marzo 2016, si puo’ definire come la ‘casa’ degli hashtag, ma forse pochi sapranno che in origine non aveva un modo per raggruppare i messaggi, scegliendo solo un anno piu’ tardi l’hashtag come modalità semplice per indicizzare i contenuti, introducendo nel mese di giugno del 2009 il collegamento ipertestuale sugli hashtag a tutti i messaggi recenti che citano lo stesso hashtag. Nel 2010 Twitter ha poi introdotto nella prima pagina i "trending topics", ovvero l’elenco degli hashtag di tendenza in un dato momento. Oggi risulta che su Twitter vengono twittati oltre 125 milioni hashtag al giorno.

Nel giugno 2013 gli hashtag sono stati introdotti anche su Facebook, ma qui vengono molto poco utilizzati. Ad oggi, i siti web che supportano gli hashtag risultano essere: Diaspora, Facebook (dal 2013), FriendFeed (dal 2009), Google+, Instagram, Orkut, Pinterest, Sina Weibo, Tumblr, Twitter (dal 2009), YouTube (2009–2011), DeviantArt.

Creare un hashtag è semplice: va inserito il carattere cancelletto # davanti ad una parola o una frase senza spazi del testo principale di un messaggio e, se la piattaforma lo prevede, trasformerà nel post pubblicato quell’hashtag in un link che rimanda ad una pagina contenente altri post che hanno utilizzato lo stesso hashtag

Nel 2012 ‘hashtag’ è stata la "parola più usata dell’anno" negli Stati Uniti e nel 2014, considerata la diffusione del termine, ‘hashtag’ è stato inserito nell’Oxford English Dictionary. Sta inoltre diventando di uso comune utilizzare il termine hashtag in riferimento al simbolo cancelletto stesso. 

Nei Paesi del mondo ove sono diffusi i social l’hashtag è usato come aggregatore di interessi anche nelle principali trasmissioni televisive della televisione, che utilizzano l’hashtag come metodo per interagire in tempo reale con i telespettatori, i quali possono commentare in rete quanto vedono sullo schermo televisivo e, se lo show lo prevede, possono anche partecipare a sondaggi e televoti per esprimere delle preferenze.

10 anni di Hashtag

Nel blog di Twitter, la nascita dell’hashtag è stata cosi descritta da Biz Stone (@biz), co-fondatore di Twitter, nel 2017, anno in cui l’hashtag ha festeggiato i suoi primi 10 anni:

Nell’estate del 2007, uno specialista di web marketing e avido utente di Twitter, Chris Messina, entrò nel nostro ufficio al 164 South Park e ha fatto un suggerimento a me e ad alcuni altri collaboratori di Twitter che stavano seduti nelle vicinanze. Stavamo lavorando freneticamente per risolvere un problema tecnologico che aveva provocato un down di Twitter, come spesso era successo in quei primi giorni.

Molte funzionalità iconiche di Twitter sono state create nel corso degli anni, ascoltando e guardando ciò che le persone che utilizzano Twitter fanno con esso e poi lavorando per renderle più facili e migliori per loro – lo facciamo ancora oggi. Ancora in quei primi giorni, Jack e io abbiamo anche pubblicato i nostri numeri telefonici nella prima pagina. Così, anche se eravamo un po’ frenetici, volevamo dare a Chris pochi minuti per ascoltare cosa aveva da dire. La sua proposta era semplice, utile e divertente, proprio come Twitter.

Poiché la brevità è essenziale su Twitter, ha suggerito di utilizzare il carattere "pound" o "hash" comune sui telefoni (questo era il periodo pre-iPhone) per creare gruppi di tweet correlati. Era una proposta innegabilmente elegante, ma avevo davvero bisogno di tornare al lavoro. Mi voltai di nuovo verso lo schermo del computer per rimettere in piedi Twitter, terminando con fretta la conversazione con un sarcastico: "Certo, ci riusciamo a farlo".

Per fortuna, Chris non ha preso male la mia reazione e ha semplicemente iniziato a fare quello che aveva proposto. Il 23 agosto 2007, l’hashtag ha iniziato ad esistere con un tweet e alla fine ha coinvolto tutta la piattaforma.

Abbiamo poi reso linkabili gli hashtag su Twitter rendendoli più semplici e migliori per tutti.

Dal momento in cui è apparso per la prima volta su Twitter, l’hashtag si è evoluto dal raggruppare Tweets ad aggiungere commenti semplici, a scatenare movimenti sociali e conversazioni globali. Utilizzando gli hashtag su Twitter, le persone in tutto il mondo hanno fatto di questa piattaforma il loro microfono, forma di cultura, e ha cambiato il mondo.

Combinato con il potere e l’influenza di Twitter, l’hashtag consente a tutti di vedere cosa sta succedendo nel mondo e quello di cui si sta parlando. Permette a persone provenienti da tutto il pianeta di condividere la loro voce e di partecipare alle conversazioni globali. Quando succede qualcosa nel mondo, succede su Twitter.

Buon decimo compleanno, hashtag. Siamo contenti di non averti mai chiamato con il tuo nome tecnicamente corretto, "Octothorp /// Cancelletto". 

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