Podcast, Spotify viene incontro agli editori radiofonici

Spotify ha aggiornato la sua piattaforma Megaphone per permettere di creare podcast di show radiofonici in maniera automatizzata partendo da contenuti esistenti.

Scritto da

Simone Ziggiotto

il

Spotify ha annunciato che Megaphone, la sua piattaforma di podcasting all-in-one specializzata in publishing, annunci, analisi e monetizzazione, adesso offre agli editori radiofonici la possibilità di ridistribuire e monetizzare i loro contenuti. Questo grazie all’integrazione della tecnologia di broadcast-to-podcast di Whooshkaa, piattaforma che Spotify ha acquisito nel 2021.

Grazie alla nuova tecnologia di broadcast-to-podcast disponibile in Megaphone, gli editori di contenuti radiofonici a livello globale hanno la possibilità di trasformare le proprie trasmissioni radiofoniche in contenuti di tipo podcast da distribuire ad un pubblico potenzialmente nuovo, che magari non è abituato ad ascoltare la radio, libero di poter ascoltare quando e dove preferisce. Inoltre, i publisher possono monetizzare i loro contenuti, e quindi guadagnare, attraverso un sistema di gestione degli annunci dinamico che permette di togliere, cambiare o re-inserire gli annunci nelle posizioni pubblicitarie all’interno delle trasmissioni.

Spotify ha spiegato di avere deciso di investire in questa tecnologia di broadcast-to-broadcast avendo appreso che l’ascolto della radio via etere sta diminuendo a favore dell’ascolto online attraverso i dispositivi digitali. Nel periodo compreso tra il 2019 e il 2022, presumibilmente anche a causa della pandemia che ha cambiato le abitudini di molte persone, il tempo che viene trascorso ad ascoltare radio online è aumentato del 50%, secondo il rapporto Share of Ear Report di Edison Research dell’ultimo trimestre del 2022.

Una trasmissione radiofonica via etere va ascoltata nel momento in cui va in onda o la si perde. Trasformare in un podcast una trasmissione radiofonica permette di renderla accessibile liberamente anche dopo la messa in onda, on-demand, nel momento preferito dagli ascoltatori.

Alcune radio hanno già iniziato a rendere disponibili le proprie trasmissioni sottoforma di podcast ma non tutte. Megaphone potrebbe rivelarsi uno strumento molto utile alle radio che non hanno ancora intrapreso la strada della conversione delle proprie trasmissioni in podcast on-demand o che non hanno le risorse per poterlo fare. Dopo aver completato alcuni passaggi per la configurazione iniziale sulla piattaforma, i publisher possono accedere a strumenti che in automatico creano nuovi episodi podcast partendo da ciò che è già andato on-air.

A proposito di monetizzazione dei podcast, eMarketer in un suo rapporto pubblicato nel mese di marzo 2022 ha previsto che la spesa per la pubblicità in questo tipo di contenuti potrà raggiungere la soglia di 2,2 miliardi di dollari nel 2023. A tal riguardo, vale la pena segnalare l’annuncio di Spotify che presto lancerà anche in Italia la sua piattaforma "Spotify Audience Network" progettata per aiutare gli editori a monetizzare il proprio catalogo di contenuti. 

Spotify ha esteso anche in Italia la disponibilità di Megaphone nel 2021, ora accessibile ai podcaster interessati dall’indirizzo web www.megaphone.fm

Proprio nelle scorse ore, Spotify ha annunciato di poter contare su 515 milioni di utenti, dei quali 210 milioni  abbonati a Premium e 305 milioni che utilizzano il servizio di streaming gratuitamente. Per ascoltare i podcast su Spotify, ricordiamo, è sufficiente disporre di un piano gratuito, non serve Premium.  Nello scorso mese di marzo, Spotify ha tenuto il suo evento ‘Stream On 2023‘ nel corso del quale ha annunciato alcune novità, alcune già arrivate mentre altre in arrivo sulla piattaforma, tra cui l’Autoplay per i podcast che riproduce automaticamente un altro episodio una volta terminato quello in ascolto. 

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