Project Iris, Google prepara visore AR per la realta’ mista con hardware e software proprietari

Dopo il flop dei suoi occhiali per la realtà  aumentata Google Glass e del suo visore Daydream VR per la realtà  virtuale, Google starebbe lavorando ad un nuovo visore AR per la realtà  mista. Atteso nel 2024.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Da qualche mese, circolano indiscrezioni circa il fatto che Google stia lavorando per provare a (ri)entrare nel business commerciale della realtà aumentata. In particolare, si presume che il colosso di Mountain View stia sviluppando un sistema operativo per l’AR, "Augmented Reality OS"  (via 9to5google) destinato ad essere utilizzato prima su suo nuovo prodotto. Secondo le ultime indiscrezioni, sembra che Google stia lavorando sulla realizzazione di un suo visore per la realtà aumentata, noto al momento come "Project Iris". A riportarlo è The Verge, citando come fonte "due persone che hanno familiarità con il progetto che hanno chiesto l’anonimato per parlare senza il permesso dell’azienda". Da quanto si apprende, Google prevede di portare a termine lo sviluppo di questo progetto Iris non nel breve periodo, essendo il visore previsto sul mercato non prima del 2024, quindi tra un paio di anni.

Perchè così tanto tempo si dovrebbe attendere? Da quanto appreso, il visore sarà un visore ibrido, monterà fotocamere che consentiranno di vivere esperienze di realtà mista, quindi sia aumentata che virtuale. Un po’ come il visore a cui Apple starebbe lavorando. Un dispositivo quindi capace di combinare le capacità dei visori di realtà virtuale oggi sul mercato – come il Quest 2 di Oculus e il Vive Flow di HTC – e dispositivi per la realtà aumentata come Google Glass e Magic Leap ma molto più avanzato, ideale per fruire le esperienze del metaverso che ci attendono in un futuro non molto lontano. Google nel recente passato ha investito nella realtà virtuale, lanciando il suo visore autonomo Daydream VR, un progetto però terminato nel 2020.

Ricordiamo che la realtà virtuale porta gli utenti che indossano un visore ad hoc in un ambiente completamente digitale, mentre la realtà aumentata permette di interagire con elementi digitali sovrapposti al mondo reale, a seconda dell’esperienza tramite occhiali, visori o uno schermo (quest’ultimo caso ne è esempio il gioco Pokemon GO). Per quanto concerne il metaverso, Meta (ex Facebook) lo immagina come un mondo immersivo e tridimensionale, capace di combinare i mondi digitale, reale e social attraverso le realtà aumentata e virtuale.

Stando a quanto riporta The Verge, il progetto Iris ha già portato alla luce alcuni prototipi di visore. Sono stati realizzati presso una struttura nella Bay Area di San Francisco, hanno un design che ricorda quello di maschere da sci e sono alimentati a batteria per non richiedere il collegamento fisico continuo ad una fonte di alimentazione esterna per poter funzionare. L’hardware dovrebbe essere alimentato da processori progettati da Google stessa (come nei suoi più recenti smartphone Google Pixel), e il rendering dei contenuti dovrebbe avvenire sui server di Google e trasmesso in streaming sul visore (un po’ come funziona il servizio di gaming online Stadia). Questo permetterebbe di realizzare un dispositivo capace di durare nel tempo, che non richieda all’utente finale di acquistare di continuo un nuovo modello con componenti hardware aggiornati in quanto l’elaborazione ‘pesante’ avverrebbe su cloud. Attualmente, sembra che i prototipi eseguano il sistema operativo Android, ma Google pare che stia lavorando ad un sistema operativo ad hoc per le esperienze di realtà aumentata.

Il team dietro al progetto Iris si compone di circa 300 persone che stanno lavorando in assoluta segretezza, scrive The Verge, dentro un edificio che "richiede l’accesso con chiave magnetica speciale e accordi di non divulgazione". A supervisionare i lavori ci sarebbe Clay Bavor, che riporta direttamente al CEO Sundar Pichai e gestisce anche Project Starline, un metodo di comunicazione video sperimentale annunciato alla conferenza degli sviluppatori I/O del 2021 e attualmente in fase di sviluppo da parte di Google che consente all’utente di vedere di fronte a se un modello 3D della persona con cui sta comunicando. Nel video qui sotto è possibile vedere una demo di Project Starline.

Google starebbe quindi realizzato diversi prototipi del suo primo visore per la realtà mista prima di arrivare al modello che si prevede arriverà sul mercato nel 2024, le cui caratteristiche potrebbero variare di continuo da prototipo a prototipo. Non sorprende il fatto che Google non sembra avere fretta di lanciare un nuovo visore dopo il flop del suo progetto Google Glass, quegli occhiali intelligenti alimentati dalla realtà aumentata e con display, connettività Wi-Fi e Bluetooth, una fotocamera in grado di catturare video in risoluzione HD e batteria oltre a diversi sensori presentati nel lontano 2013 ma mai arrivati sul mercato di massa in versione ufficiale. Dopo essere stati resi disponibili pubblicamente in forma limitata il prodotto è stato ritirato, forse perchè ancora i consumatori non erano pronti ad una innovazione simile e per diverse questioni legate alla privacy. Il progetto è stato trasformato in un prodotto per l’uso esclusivo in ambito aziendale, chiamato ‘Google Glass Explorer Edition 2‘.

Guardando ai due progetti flop di Google passati, si può immaginare questo nuovo visore AR in sviluppo come una combinazione dei progetti Google Glass e Google Daydream VR: sarà in grado l’azienda di Mountain View di portare sul mercato un prodotto attrattivo per la massa? Staremo a vedere.

Project Starline

Nella foto di copertina: a sinistra Google Glass, a destra visore Google Daydream VR.

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